
la natura stilizzata del giardino metafisico
Volumi puri; impianto geometrico; aiuole squadrate e regolari.
Come il giardino dalla dimensione quasi onirica descritto da Boccaccio nel Decamerone, così l’esterno di questa villa assume un carattere metafisico, nel quale l’elemento naturale è stilizzato e, allo stesso tempo, concreto e reale.
il "bello ordine"
Le forme geometriche; gli elementi materici in corten; i gabbioni metallici riempiti di sassi riproducono, esasperandolo, l’hortus conclusus, che nei monasteri medioevali serviva a separare dal mondo esterno e a proteggere; luogo dove la natura trovava la sua condizione di purezza originaria.
Uno spazio semplice, nel quale il verde del “prato di minutissima erba” e le forme nodose delle altre essenze vegetali contrastano con le linee dritte dei vialetti in cemento e il bianco accecante della ghiaia.




Le aiuole sono rettangoli delimitati da tavole di legno, nelle quali coltivare essenze fiorite, piante da orto e aromatiche, proprio come nell’hortus conclusus di un convento. Mentre gli elementi verticali – la parete in corten al centro del giardino e i tubolari di metallo all’ingresso – invitano ad alzare lo sguardo verso la volta celeste, la cui visione è limpida e a 360 gradi.



